sabato 16 aprile 2011

PGT, ma in che mani siamo?

All’origine della virulenta vertenza che sta agitando da una decina di giorni la macchina comunale di Paderno Dugnano c’è il nuovo dirigente del settore Territorio voluto dalla Lega e dall’assessore Bogani alla guida del delicato ufficio che deve realizzare entro il 2012 il nuovo Piano di Governo del Territorio. Ma chi è questo personaggio venuto a sconvolgere la vita dei nostri dipendenti comunali? Abbiamo fatto qualche ricerca e questo è il risultato.
Michele Giovanni Battel, 49 anni da Conegliano Veneto è architetto abilitato da quattro anni (si è laureato nel 2007 al Politecnico di Milano ed è iscritto all’Albo Architetti di Monza). Su Archiportale.com, il più importante sito professionale italiano di architettura,  nella sua scheda si autopresenta così: “Opero nella pubblica amministrazione e svolgo anche alcune attività di progettazione e di gestione lavori avendo come obiettivo di avviarmi alla professione”. Alla voce opere realizzate compare un progetto di griglie stradali e tra quelle non realizzate, oltre alla tesi di laurea, un progetto autofinanziato di riqualificazione di via Correggio a Monza che egli ha proposto all’amministrazione in veste di vicepresidente leghista del Consiglio di Zona1.
Assunto dal Comune di Paderno Dugnano a tempo determinato con delibera del 13 dicembre 2010, il neo dirigente ha presentato un curriculum professionale da cui emerge che per la prima parte della sua carriera, percorsa tutta alle dipendenze del Comune di Milano, dal 1992 al 2000 è stato “Istruttore ai servizi tecnici (C1 giuridico)” nel settore Viabilità. Dal 2000 al 2007; sempre nel settore Viabilità, è stato responsabile Ufficio Sviluppo SIT e informatica (D1 giuridico dal giugno 2000). Dal 2008 al 2009  è stato tecnico di supporto al responsabile dei progetti di parcheggi interrati, dal 2009 al 2010 ha svolto la mansione di Tecnico con incarichi di direzione lavori di appalti di manutenzione di edifici pubblici, da maggio 2010 al dicembre 2010 è stato coordinatore del PUGSS (Sottosuolo) del Comune di Milano. Dal 1996 al ’98 è stato assessore all’Urbanistica del Comune di Arcore.
E’ questo un curriculum adeguato per realizzare un Piano di Governo del Territorio all’altezza dei bisogni della nostra città? 
Avrò forse dimenticato qualcosa, ma a me non sembra il massimo, se paragonato a quello del suo predecessore, architetto Rossetti, che vanta ben altra esperienza sia come dirigente che come urbanista. L’attuale dirigente dei Lavori Pubblici ed ex sindaco di Senago, è iscritta all’Albo Architetti di Milano dal 1986, anno in cui è diventata responsabile del Servizio Edilizia Privata presso il Comune di Paderno Dugnano. La sua prima redazione di un PRG è del 1987 (Bovisio Masciago). Da allora ne ha coordinati o redatti altri due tra cui quello di Senago. Dal 12 gennaio 1998, fino a gennaio 2008 è stata dirigente presso il Comune di Paderno Dugnano del settore Territorio dove ha cominciato con la redazione della variante generale del PRG tra il 1999 e il 2001 e ha concluso con i piani di lottizzazione Le Giraffe e Tilane nel 2007. Dal settembre 2007 fino a gennaio 2010, è stata dirigente presso il Comune di Cesano Maderno dell’area dei servizi al Territorio, all’ambiente ed alle imprese, da dove, nel gennaio 2010, è tornata a Paderno Dugnano come dirigente dei servizi Lavori Pubblici e Territorio.
Insomma la mia impressione, anche solo leggendo velocemente le carte, è che il putiferio scatenato dal neo dirigente padano nei nostri uffici comunali sia da attribuire, oltre che a elementi caratteriali, a insufficiente esperienza. La domanda è: sul mercato dei professionisti milanesi di chiara fede leghista la direzione di via Bellerio non è proprio riuscita a trovarne qualcuno più esperto? 

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