mercoledì 16 gennaio 2013

Lavoratori Eureco: se questi sono uomini

Quanto vale la vita di un uomo? Per il padrone della Eureco, ritenuto responsabile della morte orrenda di quattro esseri umani, evidentemente molto poco.
Oggi in aula, al Tribunale di Milano, i suoi avvocati hanno tentato la via del patteggiamento offrendo poche migliaia di euro per risarcire le 14 parti civili in cambio di una pena minima (4 anni), ridotta di un terzo grazie al rito abbreviato, cosa che terrebbe in ogni caso Giovanni Merlino fuori dal carcere. Il Pubblico Ministero e il Giudice hanno detto di no, ma il Gup ha disposto comunque il rito abbreviato che lascia all'imputato la speranza di ottenere lo sconto sulla pena.
Questo in sintesi il risultato dell'udienza di stamattina riportato dai membri del Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori che hanno assistito all'udienza e che ribadiscono le loro critiche al modo in cui viene condotto il processo. 
Il quotidiano online, Nordmilano24.it, ha pubblicato la denuncia del presidente del comitato, Mauro Petazzini. Egli definisce ingiusta la decisione del Gup di accettare il rito abbreviato richiesto da Merlino perché questo ridurrà la pena a un imputato di omicidio colposo plurimo, ritenuto colpevole della morte di quattro persone per la grave negligenza riscontrata nella sicurezza dei luoghi di lavoro. Un imputato recidivo perché già giudicato colpevole e condannato in passato per la morte di un altro lavoratore in una sua azienda in provincia di Pavia.
Il Comitato che annuncia un comunicato sull'accaduto lamenta anche il fatto che mentre le vittime italiane della strage dipendenti diretti della Eureco sono già state in parte risarcite dall'assicurazione i dipendenti albanesi della cooperativa morti o feriti, se rifiutano i quattro soldi offerti oggi da Merlino, dovranno aspettare molti anni la liquidazione del danno subito.
Il Tribunale ha rimandato le arringhe delle parti civili e del PM a una nuova udienza fissata per il 25 marzo.

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