martedì 26 marzo 2013

Salgaro: uno scandalo sul quale fare luce è urgente e necessario

Lo scandalo Salgaro e il botta risposta di ieri tra il PD e il Sindaco, appoggiato molto scompostamente dai due segretari del PdL, ha reso visibile a tutti l'enorme distanza che c'è tra una corretta  etica pubblica e questa destra impresentabile. Oltre a ribadire l'inaffidabilità del modello di gestione amministrativa del primo cittadino.
La lunga lista di diffamazioni e calunnie messe in campo dai due segretari del PdL nell'evidente tentativo di spostare l'attenzione dei cittadini dallo scandalo rappresentato dai sei anni di morosità fiscale dell'ex assessore Salgaro, coperti inopinatamente da settembre a oggi dall'amministrazione di Alparone, sono la gigantesca coda di paglia in fiamme che segnala il malgoverno della destra padernese, mentre le reticenze e la non trasparenza dietro le quali tenta di nascondersi il Sindaco dimostrano solo la sua errata concezione del potere.
La destra padernese e il suo Sindaco sono in difficoltà a causa della loro cultura politica non democratica. Basta leggere le cose che dicono nei loro "comunicati" per rendersene conto. Cominciamo dal duo Torraca-Cavalletto. Per questi bei personaggi, il diritto di accesso agli atti che la legge stabilisce per tutti non sarebbe un atto dovuto, ma una loro graziosa concessione di cui vantarsi, e il controllo pubblico dei documenti ufficiali che certificano i fatti viene da loro definito: "rovistare negli uffici". Proprio una bella concezione della democrazia.
Inoltre, al posto di chiedere anche a nome del loro partito di poter conoscere tutti i retroscena di questa storia poco chiara, tentano di chiudere il caso pretendendo che tutti credano sulla parola il Sindaco, il quale nega di essere stato messo al corrente nel settembre scorso della morosità fiscale continuata del suo assessore, ma non spiega la ragione della strana omissione da parte dei suoi collaboratori.
Il tentativo volgare e becero di intimidire l'opposizione che chiede una Commissione di inchiesta su questa storia, portato avanti rovesciando sul PD e sui suoi esponenti una montagna di calunniose diffamazioni, otterrà solo l'effetto di svergognare e squalificare ulteriormente i due "segretari" il partito che rappresentano.
Per quanto riguarda il Sindaco, infine, che strilla nel suo comunicato uno stizzoso "adesso basta", è fin troppo facile rispondergli che "basta" lo dicono i cittadini che pagano la Tarsu e gli altri tributi regolarmente, ricevendo in cambio questo bell'esempio di tutela dei loro interessi. I padernesi hanno il diritto di dire "basta" perché ne hanno fin sopra i capelli di una retorica, che tenta di nascondere l'opacità di gestione della cosa pubblica.
Egli afferma nel suo comunicato: "non c’è stato nessun trattamento di favore verso l’ex assessore che ha usufruito dello stesso iter di un qualsiasi cittadino che si trova in difficoltà". Ebbene, Alparone dimentica un fatto fondamentale: il 6 settembre 2012, quando l'allora assessore Salgaro firmò l'accettazione di un piano di rientro delle sue tasse non pagate dal 2007 a oggi, non era un "qualsiasi cittadino in difficoltà", era un amministratore in carica della sua giunta, regolarmente stipendiato da tutti noi. Oggi, che non ricopre più l'incarico che il Sindaco gli aveva dato (senza essere stato eletto) nel 2009, è diventato un cittadino qualsiasi.
Fino a ieri non lo era, ed è poco credibile che dal 6 settembre 2012 al 14 marzo 2013 gli uffici comunali non abbiamo sentito la necessità di avvertire l'assessore ai Tributi della delicata situazione e che questi non abbia avvertito subito il Sindaco come avrebbe fatto chiunque. 
Se così fosse ci troveremmo davanti a un serio problema che coinvolge tutta la catena di gestione di questo brutto pasticcio, dall'Ufficio Tributi, all'assessore al Bilancio e Tributi, al Sindaco. Fare chiarezza è dunque necessario e una Commissione Consiliare è lo strumento migliore.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Non volevo assolutamente entrare nella querelle,ma mi inquieta l'accusa reiterata di evasore fiscale diretta a Salgaro.
Evasore fiscale è colui che non fa la dichiarazione dei redditi o la fa infedelmente.Chi la fa regolarmente o comunque è titolare di una cartella esattoriale e non paga i tributi è un contribuente moroso.In quest'ultimo caso l'inadempienza è dell'ufficio preposto alla riscossione.Poichè la notizia della morosità sembra risaputa da moltro tempo,ritengo che il sign.Salgaro
sia un contribuente moroso,il che è ben diverso dall'essere evasore fiscale.
Quindi è bene fare chiarezza su questo punto, sopratutto a tutela dell'onorabilità del sign. Salgaro
pierino favrin

carlo arcari ha detto...

caro Favrin , hai ragione, mi sono sbagliato e chiedo scusa ai lettori e all'interessato se ho usato un termine improprio. Salgaro non è un evasore fiscale, è un contribuente moroso da sei anni perché dal 2007 al 2012 non ha pagato la Tarsu sul suo pub e sulla sua abitazione e dal 2008 non ha pagato l'ICI. Grazie della precisazione. ciao

Anonimo ha detto...

Favrin, non capisco, Salgaro non paga le tasse e la colpa è degli uffici esattoriali "inadempienti"?

Anonimo ha detto...

Gentile anonimo,sì la responsabilità e degli uffici preposti cui sono affidati gli strumenti legali per riscuotere.Avvisi,solleciti, ristrutturazione del debito,ingiunzioni di pagamento,sequestro di beni o del quinto dello stipendio
etc.
Comunque,stabilito che il Sign. Salgaro è un contribuente moroso che può avere delle giustificazioni e non un evasore fiscale perseguibile anche penalmente,il motivo dellla revoca dell'incarico non può che essere politico,e questo andrebbe chiarito
ufficialmente,anche per non lasciarne la motivazione alla fantasia degli elettori e questo sempre a tutela dell'onorabilità del sign Salgaro.
Pierino Favrin
ovviamente passo e chiudo

carlo arcari ha detto...

Caro Pierino, per tua informazione. "Passo e chiudo" lo dicono solo nei film americani. Io ho fatto il radiofonista sotto le armi e ti assicuro che nel sistema fonetico Nato, quando un operatore vuole chiudere una conversazione, dice solo "chiudo" perché "passo" significa invece "vai avanti". Ciao

Anonimo ha detto...

Scusi sig. Arcari ma lei come fa a sapere tutti questi dettagli privati cosi precisi sulle inadempienze di Salgaro? Ha una palla di vetro o guarda dal buco della serratura?

carlo arcari ha detto...

No, metto insieme quello che hanno detto il sindaco, i partiti e altri soggetti politici intervenuti sulla vicenda. E poi tiro a indovinare, in mancanza di una Commissione d'inchiesta che faccia luce su questa brutta storia. Come fanno tutti.

Anonimo ha detto...

Come mai il trattamento di favore a Salgaro non è stato applicato a tutti gli altri cittadini in difficoltà sul territorio comunale?

Evo

Anonimo ha detto...

In primo luogo, sono dispiaciuto, quando sento che,ci sono persone che, hanno difficoltà, nel pagare i tributi, perchè parto dal presupposto che, a monte ci siano molte difficoltà, nel far quadrare i propri conti.
Essendo il tutto, cominciato nel 2007, e immaginando le tempistiche burocratiche che devono far partire la pachidermica macchina burocratica, per dar modo al Pubblico di risalire ai morosi,non credo ci siano i presupposti, per poter far partire un: "Salgaro Gate"!

Tuttavia, dopo aver letto il delirante comunicato fatto, dal Segretario del PDL di Paderno Dugnano,che invece di cercare un dialogo con chi ha chiesto che si indaghi su determinati comportamenti,o:"Sviste" è tornato a paventare impossibili connivenze vecchia Giunta malavita,
consiglio al PD,oltre alla commissione d'inchiesta, di querelare anche l'autore "Seriale",di questi ignobili attacchi degni di un esponente Berlusconiano!

Flavio Mariani