lunedì 30 agosto 2010

Stress da rientro? No grazie

Esito a riprendere contatto con la realtà quotidiana. Temo di turbare il mio ritrovato equilibrio psicofisico, dopo tre settimane di silenzio, passate nel Sinis, tra vento, sabbie bianche, altipiani basaltici circondati da nuraghi millenari, macchia profumata di lentisco, ginepro fenicio, rosmarino selvatico, mirto, e più in basso gigli di sabbia bianchi sulle dune mobili con sullo sfondo il mare freddo e salato, blu intenso orlato di schiume. Tre settimane senza tv, giornali, internet e telefono, solo io e la mia famiglia tra gli ulivi e i fichi d’india di una piccola casa agricola circondata da campi di carciofi protetti da filari di oleandri e oliastri. Di notte silenzio assordante e stelle a non finire. Al posto di guardare la tv io, Isabella e le ragazze dopo cena ci mettevamo sull'aia a guardare naso per aria lo spettacolo del creato. Ma tutto finisce, purtroppo, ed eccomi qui. Esito a riattaccare la spina. Oggi sulla prima pagina dei quotidiani on line che leggo per la prima volta (è morto Cossiga? Ma allora sono mortali...) dopo oltre 20 giorni c’è la notizia della visita di Gheddafi al suo amico Berlusconi il quale in cambio di affari palesi e occulti, pubblici e privati, prostituisce la dignità del nostro Paese organizzandogli un incontro con centinaia di hostess assoldate per ascoltarle la “voce dell’Islam”. Cosa vi ricorda questo? Forse un omino con tante ville che assoldava centinaia di escort, veline e hostess per invitarle ad assistere alla proiezione dei filmini dei suoi successi e declamare per ore alle povere ragazze le meraviglie delle sue imprese? Come si vede i due sedicenti uomini di stato si intendono perfettamente, perché probabilmente soffrono del medesimo disturbo della personalità. Capirete a questo punto la mia cautela e la mia ritrosia a tornare in questo mondo reale, noioso e ripetitivo nella sua miseria.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bush, Putin, Gheddafi... Berlusconi è il solito cazzaro!!!

Il messaggio che vuole comunicare il premier,più o meno velatamente, è comunque sempre lo stesso:
vuole dirci che lui è uno squalo, che non ha peli sullo stomaco (nè sulla lingua ndr) e che la sua è una politica sporca ma molto redditizia,per il nostro paese, proprio perchè prescinde da tutto.

Nulla di nuovo quindi, è il solito cazzaro.

Baraviera Aris