mercoledì 2 maggio 2012

Diritti di superficie: fare sconti è possibile (se si vuole)



Continua il confronto puntuale tra i Condomini 167 e il Sindaco che nega la possibilità di fare sconti "sociali" sui corrispettivi dei diritti di superfice. Ancora una volta i condomini che appaiono molto ferrati sulla materia, dimostrano la falsità di questa affermazione (qui).
Applicare sconti che non violano alcuna legge, a differenza di quanto afferma l’amministrazione padernese sul sito istituzionale del Comune, è assolutamente possibile. Gli esempi in materia sono numerosi a cominciare dalla Regione Veneto, amministrata dal leghista Luca Zaia. Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1815 del 13 luglio 2010 ha deciso di "applicare uno sconto anche del 50% da computarsi sul prezzo determinato con riferimento alla normativa attualmente vigente”.
I commenti dei condomini alla risposta del Sindaco sono taglienti e non lasciano spazi alle interpretazioni: Alparone ha deciso di non fare sconti senza curarsi di ogni altra considerazione e tentando ancora una volta di nascondere quella che è una "sua" decisione politica dietro a patetiche scuse come questa: "non si ritiene utile il richiamo ad una Legge della Regione Veneto, in quanto manca una analoga legiferazione della Regione Lombardia". 
Per inciso la Regione Lombardia non ha posto vincoli all’applicazione di sconti, e neanche la Corte dei Conti ne vieta l’applicazione. Il Veneto ha solo fissato un limite massimo di sconto applicabile, il 50%, perché infatti nessuna norma vieta la possibilità di fare sconti. E la dimostrazione viene dal Comune di Roma che ha previsto uno sconto del 20% e un ulteriore riduzione del 10% se aderiscono tutti i condomini di uno stabile. Insomma non è vero che l'amministrazione non può applicare sconti, semplicemente ha deciso di non farlo e di fare cassa sui bisogni dei cittadini.

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