mercoledì 8 ottobre 2014

Il Ricorso del CCIRM: l'udienza di ieri. Sentenza attesa tra 15 giorni

Segnalo dal  sito del CCIRM  il resoconto dell'udienza di ieri davanti al TAR dove è stato discusso il ricorso dei cittadini padernesi.


Ieri mattina presso il Tribunale Amministrativo della Lombardia si è tenuta l'udienza per la discussione del ricorso proposto da alcuni cittadini, dal Ccirm e da Legambiente. Riportiamo di seguito un piccolo resoconto.
Oltre al nostro avvocato, segnaliamo la presenza del legale della consigliera regionale Silvana Carcano (che è intervenuta nel nostro ricorso per condividerne i contenuti), del legale di Regione Lombardia e di Serravalle. Ad inizio udienza il giudice (che dovrà redigere la sentenza) si è detto interessato a dirimere un dubbio preliminare ovvero l’attualità del legame esistente tra l’opera ed Expo. Ha dunque pregiudizialmente chiesto agli avvocati se il progetto fosse ancora realizzabile per Expo… 
Sul tema, il difensore di Serravalle ha espressamente dichiarato in aula ed ai giudici che l'opera non potrà essere realizzata per Expo e che, proprio qualche giorno fa, (la tempistica è quantomeno sospetta..) è stato inviato al ministero dell’ambiente un nuovo "piano B" per le dovute verifiche. 
Non sappiamo quale sia il contenuto di questo piano ennesimo "piano", ma conosciamo, per stessa ammissione del legale di Serravalle, che l'iter del "piano B" è ancora in corso e per di più sarà assoggettato alle procedure di valutazione di impatto ambientale. Tuttavia nessun documento è stato ufficialmente depositato o consegnato al nostro avvocato. 
Il legale di Serravalle e Regione hanno chiesto che il nostro ricorso venisse rinviato a marzo così da poterlo discutere unitamente a quello proposto dal Comune di Paderno. Il nostro avvocato si è però opposto dando evidenza dell’urgenza in ragione del diritto della cittadinanza ad avere una risposta quanto prima, essendo evidenti sul territorio i danni arrecati dai lavori già illegittimamente iniziati e tutt’ora in corso.
Si è poi entrato nel merito delle questioni proposte nel ricorso. Quello che più è stato evidente è stata la povertà di argomentazioni da parte di Regione e di Serravalle. Nel merito, non sono infatti stati in grado di replicare alle eccezioni procedurali che sono state sollevate.
Infine, il giudice ha anticipato che emetterà la sentenza in breve termine e, quindi, dovremo aspettarci indicativamente in quindici giorni non solo il dispositivo (ovvero poche righe che ci spiegano se abbiamo ragione o meno) ma l’intera sentenza con a corollario tutte le motivazioni che hanno portato la Corte a decidere in un senso o nell’altro.
Allo stato pertanto dobbiamo attendere la decisione del Tar

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